[Corso di Fotografia]: 16° Lezione – La fotografia notturna


Benvenuti nella sedicesima lezione del nostro corso di fotografia.

Nella precedente lezione abbiamo visto come comportarci nel caso ci trovassimo ad aver a che fare con la fotografia sportiva.

In questa lezione invece parleremo di come realizzare degli ottimi scatti notturni, che siano paesaggi, ritratti, o effetti speciali.


Iniziamo subito precisando che non si può avere una bella foto notturna senza avere un buon cavalletto, tranne in rari casi in cui il soggetto è in primo piano e lo sfondo notturno è volutamente sfocato.

Sicuramente avrete provato qualche volta a scattare un paesaggio notturno con una fotocamera compatta.

Il risultato sicuramente sembra buono nel mini-display in camera, ma quando torniamo a casa, ci accorgiamo subito che sul nostro monitor, la foto ha moltissimo rumore digitale ed il alcuni casi è anche troppo scura.

Questo semplicemente perché molte compatte di fascia bassa, quelle che tutti noi abbiamo e che si trovano in offerta a poche decide d’euro, non hanno una gran scelta come tempi di scatto.
Mi spiego meglio:

In una compatta solitamente il tempo di scatto può essere effettuato da 1/1000 di secondo, fino ad un tempo di massimo 1 o 2 secondi.

Questo significa che quando l’esposimetro rileva che anche con 1 secondo la foto verrebbe scura, tende ad alzare l’ISO più che può per compensare il tempo di scatto.

Detto questo, iniziamo ad armarci di una buona fotocamera a comandi manuali, quindi una bridge o una reflex, o una compatta di fascia alta (tipo Fujifilm x10, o Nikon J1 che è una mirrorless).

Fatto ciò piazziamoci sul posto del nostro paesaggio con il nostro cavalletto con reflex montata, e scattiamo tenendo gli ISO più bassi possibile per evitare rumore, ed andando ad aumentare il tempo di scatto necessario allo scatto.

Per misurare il tempo di scatto possiamo usare l’esposimetro in camera e fare delle prove lasciando sempre l’ISO il più basso possibile.

Attenzione: Quando scattate foto con tempi di scatto molto lunghi, tra uno scatto e l’altro cercate di lasciar prendere aria alla vostra fotocamera, altrimenti rischiate di far surriscaldare il sensore.

Vediamo un esempio pratico su una mia foto:

Questa foto è stata realizzata dalla lega navale di Crotone.

E’ stato usato un tempo di scatto medio-lungo ovvero 5 secondi, un diaframma medio-aperto ovvero f/4.4 e un valore ISO 64.

Come potete notare la foto avrebbe potuto essere schiarita aumentando il tempo, e il diaframma chiuso un po’ di più per guadagnare dettagli sul fondo, ma in quel caso avrei perso i dettagli del mare, che aumentando il tempo avrebbe avuto un effetto “setoso”.

Se invece avete una strada con auto in movimento veloce, avrete un effetto di scia molto più bello, tipo questo:

Ritratto notturno

E se volessimo piazzare una persona davanti al nostro paesaggio?
Certo, chiudiamo il diaframma per avere uno sfondo a fuoco e scattiamo… ma chi ci rimane immobile davanti all’obiettivo per 5 o più secondi?!

La soluzione in questo caso è in anzitutto spingerci al limite del rumore impostando un ISO abbastanza alto senza ovviamente esagerare.

Fatto questo dovremmo aver accorciato il tempo di scatto, ma se non bastasse?

Alcuni paesaggi infatti richiedono tempi di oltre 30 secondi, ed alzando l’ISO possiamo arrivare sempre ai nostri 5-10 secondi, ma come risolviamo il problema?

Usiamo il flash in Slow-Sinchro.

Questa modalità di scatto è presente su qualsiasi fotocamera, e permette di scattare foto con flash unite ad un tempo di scatto molto lungo.

Nella nostra lezione sul flash abbiamo già spiegato come fissare un soggetto in movimento mostrando la sua scia notturna.
Bene il principio è lo stesso.

Scattando in questa modalità di flash, possiamo calcolare il tempo di scatto solo per lo sfondo, e con un colpetto di flash avremo il soggetto vicino a noi ben illuminato.

Il soggetto dovrà sempre star fermo nel tempo in cui l’otturatore sta aperto, ma non dovrà preoccuparsi molto di star immobile.

Un’altra soluzione invece è quella di usare photoshop unendo 2 scatti, uno con flash al soggetto in primo piano, e una con tempi lunghi allo sfondo, e fare un fotomontaggio.

Il Light Painting

Questo effetto va molto di moda ultimamente, e vi permette (come dice la parola) di disegnare con la luce.

Come fare una prova:

  • Andate in una stanza buia e armatevi di fotocamera e una torcia elettrica.
  • Impostate la fotocamera su tempi molto lunghi, ad esempio 8 secondi, e piazzatela sul vostro cavalletto.
  • Avviate l’autoscatto e piazzatevi davanti alla vostra fotocamera.
  • Quando la fotocamera inizia a scattare, accendete la torcia e disegnate ad esempio una forma tipo un cuore, o una scritta.

Il risultato sarà qualcosa del genere:

Ovviamente anche in questo caso potrete sbizzarrirvi a realizzare scatti molto professionali.

Quest’arte è molto diffusa e se avete molta fantasia, potrebbe farvi trovare il vostro stile di scatto.

Questa tecnica è utilizzata anche per illuminare oggetti al buio, creando un effetto cornice o bordo luminoso, come ad esempio in questa foto in cui la bici sembra quasi in fiamme:

Fotografare il cielo

Riguardo al cielo non mi dilungo molto, possiamo fotografare le stelle o la luna.

Per far ciò dobbiamo seguire 2 semplicissime regole.

Riguardo la luna, puntiamo l’obiettivo verso la luna ad esempio un buon 300mm, e scattiamo tenendo il diaframma chiuso e un tempo di scatto molto veloce, intorno ad 1/500 di secondo.

Sembrerà strano ma anche se a noi ci sembra una piccola sfera poco luminosa, usando tempi lunghi avremmo come risultato una sfera bianca senza dettagli in un paesaggio tutto nero.

Vi ricordo sempre che se volete riprendere qualche particolare che richiede un tempo di scatto lungo, potrete sempre scattare 2 foto, una per la luna, ed una per il particolare, ed unirle in photoshop.

Riguardo le stelle, come ben sappiamo la terra gira su se stessa ed anche se a noi sembrano immobili, le stelle se riprese con tempi lunghi, mostrano una fastidiosissima scia.

Esiste una tecnica chiamata Stairtrails che consiste nello scattare molte foto di stelle con scia a distanza di qualche secondo l’un l’altra.

Gli scatti vengono poi uniti con un programma apposito (http://www.startrails.de/html/software.html) che unisce i movimenti delle stelle avendo come risultato questo genere di foto:

Come possiamo notare le stelle formano un effetto strano ma bello lasciando il soggetto ben a fuoco.

In più possiamo vedere, tornando al discorso dei paesaggi notturni, come il mare ha un effetto setoso dovuto al tempo di scatto molto lungo.

Ma noi vogliamo un paesaggio stellato senza scie, come possiamo fare?

Basta rispettare la Regola del 600:

Questa regola infatti aiuta a misurare il tempo di scatto massimo impostabile per avere fotografie di stelle ferme senza scia.

La regola dice che per avere il tempo massimo di scatto, bisogna dividere la costante 600 per la focale utilizzata, ad esempio:

Se usiamo un 300mm calcoleremo:  600/300 = 2” ovvero dopo 2 secondi a 300mm avremo le stelle mosse.

Fotografare i fulmini

Per fotografare i fulmini abbiamo 2 possibilità:

  • La prima consiste nell’impostare il multi-scatto e cercare (ad intuito) di anticipare il fulmine.
  • Impostare un tempo di scatto lungo o la modalità B (bulb) per essere sicuri di prendere tutta la scia del fulmine

Con il primo metodo avremo un fulmine molto dettagliato, ma se lo sfondo dovesse essere buio, perderemmo i dettagli ambientali.

Con la seconda tecnica di sicuro avremo un paesaggio ben illuminato, ma il fulmine sarà molto marcato.

Inoltre dobbiamo stare attenti a non esagerare con il tempo di scatto, altrimenti avremo una foto troppo chiara con zone bruciate.
Cerchiamo di stare sempre riparati mentre scattiamo foto ai fulmini, ed in caso di pioggia, consiglio l’uso di reflex tropicalizzate, in modo che anche le piccole gocce sulla fotocamera non vadano a danneggiarla.

Video

Per oggi è tutto, vi aspetto nei commenti se avete domande.. altrimenti uscite e buona fotografia.



1 Commento

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